La Sicilia è tra le poche regioni italiane ad aver raggiunto il 100 per cento degli obiettivi fissati dal Pnrr per la realizzazione delle strutture di sanità territoriale. L’iter progettuale e amministrativo rispetta le tempistiche fissate e l’assessorato regionale della Salute ha centrato tutti i target previsti dagli accordi per l’attuazione della Missione 6, componenti 1 e 2, del Piano nazionale di ripresa e resilienza nel territorio della Sicilia, prevista dal contratto istituzionale di sviluppo firmato il 30 maggio del 2022 dalla Regione con il ministero della Salute e definito nel Piano della rete territoriale di assistenza approvato a dicembre dalla giunta regionale. Per quanto riguarda le 50 Centrali operative territoriali previste per la Sicilia, la cui attivazione è programmata entro il 30 giugno del 2024, già nel termine del 31 dicembre del 2022 sono stati validati i progetti e bandite tutte le relative gare d’appalto.
Analogamente, entro la scadenza del mese di marzo 2023, sono stati approvati i progetti per le Case di comunità, che saranno 156 in tutta l’Isola, e gli Ospedali di comunità, che saranno 43. La attivazione delle strutture è prevista entro il 30 giugno del 2025. Invitalia ha già bandito, anche in questo caso, tutte le relative gare, con le eccezioni delle Centrali operative territoriali e delle Case di comunità della provincia di Trapani, in quanto l’Asp territoriale ha operato in autonomia. Anche per quanto concerne gli interventi di adeguamento sismico degli ospedali siciliani, i 32 interventi a valere sul Pnrr e sul Piano nazionale complementare (Pnc) sono stati validati e le gare bandite.
La Regione ha rispettato tutte le scadenze, ma nella pianificazione delle strutture è addirittura andata oltre gli standard fissati dall’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) considerate le esigenze dei territori e la fragilità delle reti della viabilità in Sicilia.