Riforma per il rilancio delle imprese siciliane

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Un nuovo disegno di legge per semplificare, sostenere e rilanciare il tessuto imprenditoriale siciliano. È questa la direzione tracciata dall’Assessorato regionale alle Attività produttive nel corso del convegno “Assetti e strumenti per lo sviluppo delle imprese”, tenutosi presso la Camera di Commercio di Palermo.

La proposta normativa, dal titolo “Disposizioni in materia di attività produttive e sviluppo economico”, mira a risolvere alcune criticità storiche del sistema produttivo isolano. Tra le principali misure introdotte figurano l’accelerazione della liquidazione dei consorzi Asi, la semplificazione delle procedure di vendita del patrimonio immobiliare e la tutela degli insediamenti produttivi esistenti, garantendo agli imprenditori il diritto di prelazione sugli immobili già occupati legalmente. Obiettivo: evitare sfratti e pratiche speculative, favorendo invece una gestione trasparente e orientata allo sviluppo.

Un’attenzione particolare è rivolta al settore siderurgico, con l’attivazione di un tavolo di monitoraggio sull’uso e lo smaltimento dei rottami metallici e un rafforzamento dei controlli nei porti siciliani. L’export incontrollato delle materie prime, infatti, sta mettendo in difficoltà numerose imprese locali e potrebbe avere ripercussioni significative sull’occupazione.

La riforma include anche misure di premialità per le imprese che investono in sostenibilità ambientale, parità di genere, welfare aziendale e innovazione organizzativa, promuovendo così un modello di crescita che unisce competitività economica e responsabilità sociale.

Il piano strategico dell’Assessorato si inserisce in un contesto di investimento ambizioso: un miliardo e mezzo di euro, provenienti da fondi FESR, FSC e POC, destinati a trasformarsi in opportunità concrete per le imprese siciliane. I primi bandi saranno pubblicati a partire da fine maggio, dopo un lavoro tecnico e politico coordinato con la direzione generale.

Con questo approccio, la Regione Siciliana intende costruire un ecosistema favorevole all’impresa, basato su innovazione, capitale umano e ricerca. Un cambio di paradigma che punta a superare le logiche assistenzialistiche del passato per offrire strumenti concreti e su misura al mondo produttivo siciliano.