La nuova programmazione Europea 2021-2027 mette a disposizione del nostro Paese più di 93 miliardi di euro. I prossimi anni saranno un momento storico decisamente propizio per le imprese italiane per cogliere le opportunità della finanza agevolata e fare un salto qualitativo sul mercato. Il ciclo della politica di coesione dell’Unione, che si è appena aperto, prevede che 51 miliardi vengano investiti nell’ambito del Fesr, il fondo per lo sviluppo regionale, e 30 nell’ambito del fondo sociale, che riguarda tutti i progetti sull’occupazione, sulla formazione, e sulla valorizzazione del capitale umano. L’erogazione dei fondi avverrà attraverso i bandi pubblici, e dovrebbe entrare a regime già a cavallo fra 2022 e 2023, per poi protrarsi fino al 2029. Le risorse sono aumentate di circa il 30% rispetto alla precedente programmazione e inoltre, per la prima volta, quest’anno i bandi saranno calendarizzati, permettendo a chi sarà abbastanza accorto di pianificare le proprie risorse per un ritorno di investimento corposo.
Dai primi bandi pubblicati nel 2022, sembra che la tendenza dei prossimi anni, per quanto riguarda le modalità di accesso ai contributi, sarà inoltre quella di puntare sui click-day, che premiano chi arriva prima nel presentare il proprio progetto. È fondamentale, dunque, non trovarsi all’ultimo minuto, ma aver già predisposto piani da adattare poi ai singoli bandi, lavorando su tutti gli aspetti e sui dettagli che consentono di ottenere l’erogazione dei finanziamenti.