Mims: nuove strategie per infrastrutture sostenibili e resilienti ai cambiamenti climatici anche ricorrendo a innovativi strumenti finanziari

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In data 4 febbraio sono stati pubblicati dal Ministero due importanti Rapporti, frutto delle Commissioni istituite nel 2022, sui temi del cambiamento climatico e della finanza per le infrastrutture sostenibili.

L’oggetto dei Rapporti su “Cambiamenti climatici, infrastrutture e mobilità” e “Investire in infrastrutture: strumenti finanziari e sostenibilità”, elaborati dalle Commissioni di studio istituite ad aprile 2021 dal Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, e presentati nel corso di una conferenza online, sono le politiche per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici sulla mobilità e le infrastrutture, così da aumentarne la resilienza e la sostenibilità, utilizzando anche strumenti finanziari innovativi per coinvolgere i capitali privati nella transizione ecologica e la decarbonizzazione del settore dei trasporti.

Le due Commissioni, coordinate rispettivamente dai professori Carlo Carraro (ordinario di Economia Ambientale all’Università Ca’ Foscari di Venezia) e Fabio Pammolli (ordinario di Economia e Management al Politecnico di Milano), hanno coinvolto decine di esperti nazionali e internazionali, elaborando proposte innovative e contribuendo alla definizione della nuova strategia per le infrastrutture e la mobilità sostenibili avviata dal Ministro Giovannini in coerenza con il Green Deal europeo e gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’Onu.

Il Ministro Giovannini dichiara: “Stiamo cambiando il modo di programmare e realizzare le infrastrutture e i sistemi di mobilità in un’ottica di sviluppo sostenibile, per fronteggiare la crisi climatica e beneficiare dell’innovazione tecnologica e dei materiali. Grazie al lavoro delle due Commissioni, disponiamo ora di approfondite analisi scientifiche e proposte per accelerare e consolidare questo processo trasformativo, al quale vanno orientati gli investimenti pubblici e privati. Grazie al Pnrr, ai fondi nazionali stanziati dal Governo e a quelli europei, i prossimi dieci anni saranno decisivi per mettere in sicurezza il Paese, rinnovare la dotazione infrastrutturale, sviluppare i sistemi logistici e ridurre le disuguaglianze sociali e territoriali nella prospettiva della decarbonizzazione”.

Il Ministro Giovannini dichiara inoltre: “Il cambio di paradigma verso uno sviluppo sostenibile non è più rinviabile”.

“Nel corso dell’ultimo anno – aggiunge il Ministro Giovannini – il Ministero ha già intrapreso numerose azioni in questa direzione, coerentemente con il cambio di nome. Le scelte poste alla base del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), le nuove risorse della Legge di Bilancio destinate alla transizione alla mobilità sostenibile (2 miliardi di euro), allo sviluppo delle metropolitane e al trasporto rapido di massa (4,7 miliardi), alla manutenzione di strade, ponti e viadotti (4,8 miliardi), la co-programmazione con le Regioni del Fondo Sviluppo e Coesione 2021-27, sono segnali evidenti del cambiamento operato. Ma tutto ciò non basta: abbiamo bisogno di stimolare investimenti nella stessa direzione da parte del settore privato e per questo dobbiamo creare nuove forme di partnership pubblico-privato e spingere le imprese ad adottare nuovi criteri di valutazione dei loro investimenti, che tengano conto degli impatti ambientali e sociali”.

Il Rapporto “Cambiamenti climatici, infrastrutture e mobilità” del Prof. Carraro, illustra gli impatti attuali e futuri della crisi climatica sulle infrastrutture e i sistemi di trasporto nazionali e locali, fornendo indicazioni precise sulle strategie da adottare per ridurre i rischi, mitigare l’effetto delle attività economiche sulle emissioni di gas climalteranti, adattare il sistema infrastrutturale alle nuove condizioni climatiche, con un approfondito dettaglio territoriale. Gli impatti negativi dei cambiamenti climatici stanno già manifestandosi in modo differenziato nelle diverse regioni italiane, con un aumento considerevole di eventi estremi (alluvioni, siccità, bombe d’acqua e di calore, ecc.) che mettono a rischio i sistemi infrastrutturali e di trasporto, e determineranno forti disuguaglianze economiche e sociali tra le diverse aree del Paese. 

Il Rapporto “Investire in infrastrutture: strumenti finanziari e sostenibilità”, del Prof. Pammolli, illustra proposte per il coinvolgimento dei capitali privati nella realizzazione, manutenzione e gestione di opere pubbliche e in interventi che mirino alla sostenibilità ambientale e sociale oltre che economica, individuando nel Partenariato Pubblico-Privato (PPP) un importante modello di finanziamento. In particolare, la Commissione guidata dal prof. Pammolli individua strumenti finanziari e modelli di investimento in grado di stimolare iniziative capaci di generare un ritorno economico e, allo stesso tempo, contribuire allo sviluppo sostenibile del Paese e all’inclusione sociale. Nel Rapporto si raccomanda anche di adottare un sistema di misurazione dell’impatto sociale e ambientale delle opere pubbliche, a partire da quelle del Pnrr. 

Per maggiori informazioni, consulta i rapporti del Prof. Carraro (clicca qui) o la presentazione del rapporto (clicca qui) e il rapporto del Prof. Pammolli (clicca qui) o la presentazione del rapporto (clicca qui).