Rincari energia, Confapi: “Giù le mani dalle tasche delle piccole e medie imprese”

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CONFAPI ha inviato al Governo nazionale le sue proposte chiare e puntuali, tra cui: riforma del pricing legato al costo di generazione; stipula di accordi di fornitura con Russia, Algeria, Libia ed Egitto; sviluppo di gassificatori; aumento capacità di produzione italiana; sviluppo della tecnologia nucleare di quarta generazione.

Nonostante servano ancora supporti urgenti e misure più proporzionate ai costi sopravvenuti e maggiorati  per le aziende durante questa “falsa ripresa” (rincaro energia, rincaro materie prime, tasse da pagare anche se chiusi, ecc..) contestualmente ad un intervento di rafforzamento della capacity buiding della PA e degli amministratori in carica in vista di interventi di ampio respiro per la performante attuazione del PNRR, purtroppo mi sento di dire, soffermandomi su quanto sto vedendo succedere in Sicilia, a tutte le imprese siciliane che fanno la differenza e ai giovani: NESSUNA ILLUSIONE QUI CI SI CONTINUA A SALVARE DA SOLI!“, dichiara il Presidente della Confederazione delle Piccole e Medie Imprese Sicilia, Dhebora Mirabelli.

È proprio l’allarme rincari energia elettrica che diventa prioritario e urgente nei prossimi mesi. L’Ufficio Studi della Confederazione delle Piccole e Medie Imprese evidenzia l’impatto dei rincari energia nei prossimi mesi sulle aziende. Più della metà delle nostre pmi vanta contratti a prezzo variabile e i costi dei beni energetici nei prossimi mesi impatterà sull’utile di esercizio di circa il 26% delle imprese italiane tra l’11 e il 30%. Anche per le aziende protette da contratti a prezzo fisso ha in essere un prezzo medio di fornitura che è pari ad un aggravio del 100% rispetto il prezzo medio dell’energia del 2019. Come se non bastasse, le proiezioni sul 2022 indicano un ulteriore aggravio pari al 200% a fine anno. L’impatto economico sul sistema industriale italiano è pari a 25 miliardi.

Dal dialogo e confronto costante con le mie imprese emerge ancora una perseverante voglia di confronto e collaborazione. Siamo pronti a fare la nostra per la Sicilia e a discuterne con la regione per individuare ambiti di azione e interventi di competenza anche attraverso la messa in campo di una strategia integrata con le misure del PNRR e i fondi gestiti dalla Regione. Urge aprire un tavolo di confronto territoriale con Associazioni di Categoria circa le azioni di indirizzo per le prossime politiche energetiche con l’obiettivo di contribuire alla predisposizione di strumenti capaci di convergere realmente su quelle che sono le effettive esigenze del mondo produttivo locale“, conclude il Presidente Dhebora Mirabelli.