La Regione Siciliana implementa i fondi dei finanziamenti a fondo perduto per le imprese giovanili e femminili

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La Regione siciliana crede nelle imprese. Per stimolare la crescita delle aziende è stato attuato il bando elaborato dall’assessorato alle attività produttive “Fare Impresa – Fai In Sicilia”. A ridosso dei termini per il completamento delle domande e il caricamento dei documenti ma la Regione Siciliana vuole dare un ulteriore stimolo a giovani e donne a mettersi in gioco attraverso progetti innovativi che possano migliorare la competitività sul territorio, implementando ulteriormente i fondi. L’annuncio dell’Assessore Tamajo arriva oggi al ridosso della chiusura delle domande Fare Impresa Sicilia.

I numeri delle imprese in Sicilia sono confortanti. Secondo gli ultimi dati di Unioncamere Sicilia nel 2023 il numero di aziende nell’Isola è cresciuto di 2.488 unità (saldo fra 20.571 nuove iscrizioni e 18.083 cessazioni, +0,52%), con Catania in testa (+875), seguita da Palermo (+836) e Ragusa (+411), ultima Enna, unica in negativo, a -24. Ma gli unici settori a registrare un saldo positivo sono quelli delle imprese innovative non classificate (+8.367), e delle costruzioni (+28, che però viene dal +327 del 2022 “drogato” dal Superbonus), che compensano il calo di imprese di tutti gli altri settori, con segni più evidenti di cessazioni di imprese in agricoltura (-1.291), industria (-620), commercio (-2.755) e alloggi e ristorazione (-641). Aumentano, invece, di 12.678 unità – e in quasi tutti i settori gli addetti (da 1.175.579 a 1.188.257); in particolare, agricoltura (+1.520), commercio (+4.185) e turismo nel suo complesso (+7.577), mentre perdono occupati l’industria (-254) e le imprese innovative (-2.270) e crollano le costruzioni (-3.547).