Profondo conoscitore del sistema industriale del Paese in cui vive da oltre trentacinque anni e di cui ha assistito ai profondi cambiamenti ha la peculiarità, da italiano, di esserne stato anche attore.
Il mercato Ungherese
Il mercato ungherese potrebbe essere considerato quasi domestico, per gli italiani,con buone prospettive di sviluppo nel medio e lungo termine. Sebbene il mercato ungherese non sia particolarmente esteso, grazie alla sua posizione geografica al centro dell’Europa, costituisce un’ottima base logistica e di distribuzione, aprendo una porta per l’accesso ai paesi CEE ed oltre (Ucraina, Russia, Turchia ecc.).
I settori industriali più rilevanti sono il settore automobilistico, il settore biotecnologico, l’industria farmaceutica, l’energia. L’Ungheria è anche un importante centro globale di servizi condivisi (SCC), grazie all’esistenza di personale qualificato.
Perché esportare in UNGHERIA
Nel 2018 l’interscambio Italia-Ungheria è stato pari a 10,1 miliardi di euro, con un incremento del 5,2% rispetto al 2017. In termini di valore il 52,8% delle importazioni ungheresi dall’Italia è costituito da prodotti manifatturieri (2,4 miliardi di euro, +13%) ed il 38,8% da macchinari e mezzi di trasporto (1,8 miliardi di euro, -2,5%).
Il forte sviluppo del settore delle costruzioni ungherese ha determinato un aumento del nostro export di accessori per l’edilizia (armature edili). Inoltre, a seguito dei recenti provvedimenti varati dal Governo per sostenere i consumi, sono stati aumentati gli stipendi ed è diminuito il cuneo fiscale, e si sta creando una maggiore liquidità per le famiglie e di conseguenza maggiori consumi.
Questo Paese può essere un’opportunità interessante per le imprese siciliane perché registra un aumento dei prodotti Made in Italy verso i quali i consumatori ungheresi hanno sempre dimostrato attenzione e per i quali ci può essere ulteriore spazio di crescita. – Dhebora Mirabelli, presidente Confapi Sicilia
Il nostro Ambasciatore per l’Area UNGHERIA
Nato a Trieste, Laurea in Economia e Commercio, ha una lunga esperienza nei rapporti con l’estero e con l’export.
Ha coperto vari incarichi in Credito Italiano, Italcantieri (Fincantieri), Siderexport (Finsider), Ansaldo (Finmeccanica).
Dal 1982 a Budapest, è stato membro delle Commissioni Miste intergovernative Italia-Ungheria e Italia-Cecoslovacchia, prima dei radicali cambiamenti politico/economici del 1989.
In Ansaldo partecipa nel 1990 all’acquisizione della storica societa’ ungherese Ganz-Electric Rt., (poi Ganz-Ansaldo Rt.) di cui diviene Direttore Commerciale, Responsabile della Comunicazione e delle Relazioni con il Governo.
Successivamente Area Manager per l’Est-Europa con particolare riguardo alla Russia per Ansaldo Sistemi Industriali Spa. Apre gli uffici commerciali di Mosca, Bucarest e Budapest e dà avvio ad accordi di partnership con Gazprom.
E’ stato, inoltre, presidente della Camera di Commercio Italiana per l’Ungheria dal 2009 al 2012, e Presidente di EU-Chamber nel 2011.
Nel 2009, come riconoscimento per i meriti acquisiti per quanto realizzato in favore della cultura industriale del Paese e della conoscenza dei prodotti della Sua industria nel mondo viene insignito dal Presidente della Repubblica Ungherese della Croce di Cavaliere del Lavoro.
Profondo conoscitore del sistema industriale del Paese in cui vive da oltre trentacinque anni e di cui ha assistito ai profondi cambiamenti ha la peculiarità, da italiano, di esserne stato anche attore. Attualmente ha la doppia cittadinanza.