La proposta di legge approvata dalla Camera dei Deputati riguarda l’intervento sulla detrazione Irpef in regime de minimis. L’articolo 29-bis del decreto legislativo offre un’alternativa alla detrazione del 19% o del 30% per gli investimenti nel capitale sociale di start-up innovative o tramite organismi di investimento collettivo del risparmio focalizzati sulle start-up. L’importo massimo dell’investimento detraibile è limitato a 100.000 euro per ogni periodo d’imposta. Ciò significa che gli investitori possono detrarre fino al 50% di un massimo di 100.000 euro investiti in start-up innovative o attraverso organismi di investimento collettivo del risparmio focalizzati sulle start-up. L’obiettivo principale di questa modifica è consentire ai contribuenti di usufruire del bonus fiscale anche nel caso in cui la detrazione superi l’importo dell’imposta lorda dovuta. Inoltre, affinché la detrazione sia valida, l’investimento deve essere mantenuto per un periodo di almeno tre anni, altrimenti potrebbero scattare delle penalizzazioni o il recupero delle agevolazioni fiscali precedentemente concesse.
Se l’importo della detrazione supera l’imposta lorda del contribuente, l’eccedenza non detraibile sarà convertita in un credito d’imposta. Questo credito d’imposta potrà essere utilizzato dal contribuente tramite la dichiarazione dei redditi o compensato attraverso il modello F24, consentendo quindi di ottenere un beneficio fiscale effettivo.
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