Con l’approvazione del Decreto Sostegni Ter sono stati stanziati 413 milioni di euro per il settore turistico.
Alle imprese del settore turistico è riservato il credito d’imposta al 60% per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo da versare nel trimestre gennaio – marzo 2022. Questo strumento finanziario, che può contare su una dotazione di 128,1 milioni di euro, può essere utilizzato dai soggetti che hanno registrato una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi nel mese di riferimento dell’anno 2022 di almeno il 50 % rispetto allo stesso mese dell’anno 2019.
Inoltre, il Decreto Sostegni Ter prevede un incremento di 100 milioni di euro per l’anno 2022 del Fondo Unico Nazionale per il Turismo. Di questo incremento, una quota di circa 40 milioni di euro sarà destinata alla decontribuzione per i lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali. Nello specifico, per l’anno 2022, le aziende e gli stabilimenti termali non dovranno versare i contributi previdenziali in caso di assunzioni a tempo determinato, o con contratti stagionali, o per la trasformazione di contratti a termine in tempo indeterminato.
Un altro aspetto previsto dal Decreto Sostegni Ter è la cassa integrazione scontata. Infatti, dal primo gennaio al 31 marzo 2022, è possibile sospendere o ridimensionare le proprie attività facendo ricorso alla cassa integrazione scontata, ossia senza dover pagare la contribuzione addizionale. Questa misura è riservata alle imprese che operano nel settore turistico-ricettivo (hotel, agenzie di viaggio, ristoranti, bar, mense e catering, parchi divertimento, stabilimenti termali, discoteche, musei), grazie ad una dotazione di 80,2 milioni di euro per il 2022.
Per quanto riguarda il Bonus Terme introdotto nel 2020 con il “decreto agosto”, il nuovo Decreto Sostegni proroga la scadenza fino al 31 marzo 2022.
Il Decreto Sostegni Ter prevede anche un fondo da 40 milioni di euro per imprese che operano nell’organizzazione di feste e cerimonie, ristoranti e attività di ristorazione mobile, catering per eventi, bar, gelaterie e pasticcerie e altri esercizi simili senza cucina e gestione di piscine, che abbiano avuto una riduzione del fatturato non inferiore al 40% nell’anno 2021 rispetto al fatturato del 2019 e che hanno avuto un peggioramento del risultato economico d’esercizio, per il periodo d’imposta 2021, pari o superiore al 30%. Oltre questa, si unisce quella da 20 milioni di euro rivolta ai parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zoologici, grazie al rifinanziamento del fondo introdotto nel primo Decreto Sostegni.
Per la conferma e i dettagli di tutti i contributi a fondo perduto introdotti dal Decreto Sostegni ter è necessario però attendere il testo definitivo del provvedimento in Gazzetta Ufficiale.