COVID e eventi fieristici: la lettera di Unionalimentari ai Ministri Patuanelli e Di Maio

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UnionAlimentari esprime preoccupazione rispetto alla recente decisione di spostare a maggio 2021 la 20° edizione di CIBUS, pochi giorni prima dell’evento fieristico già a calendario di TUTTOFOOD 2021. 

In seguito all’intervento pubblicato sulla rivista Sala & Cucina, del Presidente UnionAlimentari, Giorgio Zubani, si ritiene opportuno, per trasparenza, diffondere la lettera inviata da UnionAlimentari al Ministro dello Sviluppo Economico, Sen. Patuanelli, ed al Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, On. Di Maio.

Nella sostanza si evidenzia come le strategie commerciali di un ente fieristico, per quanto legittime, rischiano di danneggiare l’equilibrio che sta alla base delle scelte degli stessi espositori a cui si rivolge, che decidono di avvalersi delle piattaforme fieristiche come strumenti per migliorare il proprio business. L’impressione, infatti, è che talune scelte possano che essere lesive degli interessi degli espositori o quanto meno rischiano di ridurre l’efficacia delle manifestazioni a vantaggio di altri poli fieristici comunitari, disincentivando la presenza di espositori e visitatori agli eventi nazionali.

Ecco il testo completo della lettera

Microsoft Word – P20200519_Lettera_MISE-MAECI_Cibus-Tuttofood.doc

Roma, 19 maggio 2020

Egregio Senatore Stefano Patuanelli, Egregio Onorevole Luigi Di Maio,

UnionAlimentari è l’unione nazionale delle PMI alimentari, verticale di categoria della CONFAPI, di cui è presidente il dr. Maurizio Casasco. In qualità di vice presidente UnionAlimentari vi scrivo ponendo alla Vostra attenzione una questione importante e strategica per la ripresa, quale il ruolo del sistema fieristico nazionale.

A tal proposito, pochi giorni fa, un comunicato di Fiere di Parma ha annunciato l’ulteriore spostamento di Cibus 2020, previsto originariamente a maggio 2020, rinviato, a causa del coronavirus, a settembre 2020 ed ora al 2021, dal 4 al 7 maggio.

Questo nuovo spostamento di data fa concludere l’evento esattamente 10 giorni prima dell’inizio di un’altra importante fiera internazionale, TUTTOFOOD, organizzata da Fiera Milano e calendarizzata oltre un anno fa, dal 17 al 20 maggio 2021.

I due eventi fieristici rappresentano senza dubbio i due più rilevanti in Italia, fra quelli che coinvolgono tutto il settore alimentare, organizzati da sempre in anni pari il CIBUS ed in anni dispari TUTTOFOOD.

La precedente alternanza annuale fra CIBUS e TUTTOFOOD, ha consentito alle imprese di sostenere organizzativamente ed economicamente la partecipare ad entrambe e soprattutto ai VISITATORI esteri di avere un evento di riferimento ogni anno in Italia.

La decisione di Fiere di Parma di porre CIBUS a 10 giorni da TUTTOFOOD, legittima secondo le regole e le strategie concorrenziali fra enti privati, danneggia in realtà le imprese alimentari italiane e il nostro sistema paese. Le imprese alimentari dovranno decidere a quale dei due eventi partecipare, ma tale decisione sarà fatta soprattutto dai Buyer esteri e avrà la conseguenza di ridurre la portata di entrambi gli eventi, avvantaggiando la concorrenza di due fiere analoghe tenute all’estero: ANUGA di Colonia e SIAL di Parigi.

ICE, inoltre, giustamente sostiene due eventi nazionali con investimenti economici per la partecipazione degli operatori esteri, ma essendo le manifestazioni così vicine riteniamo ci possa essere il rischio concreto di disperdere risorse pubbliche in modo inefficiente, visto che ci si rivolge allo stesso target di visitatori. UnionAlimentari Vi chiede cortesemente di prendere in esame questa situazione ed esercitare una moral suasion perché i due eventi non siano così vicini, a danno delle imprese espositrici e del sistema Paese.