Le imprese che operano nel turismo, dalle imprese alberghiere a quelle ricreative e fieristiche, alle imprese congressuali, possono richiedere due ulteriori bonus, oltre a quelli dedicati alle agenzie di viaggi e ai tour operator. Si tratta di contributi a fondo perduto, di crediti di imposta e di finanziamenti agevolati, le cui domande vanno presentate a partire dal 21 febbraio 2021.
Un contributo a fondo perduto con credito d’imposta e finanziamento agevolato è previsto per le imprese alberghiere, per quelle del comparto turistico, ricreativo, congressuale e fieristico dal decreto legge numero 152 del 2021. Rientrano tra i soggetti beneficiari anche i parchi faunistici ed acquatici, i complessi termali, i porti turistici e gli stabilimenti balneari.
All’articolo 1 del decreto 152 è possibile leggere che le imprese debbano essere in attività, regolarmente iscritte al Registro imprese da mantenere per cinque anni successivi all’elargizione del beneficio fiscale. Inoltre è richiesta la regolarità del Documento unico di regolarità contributiva (Durc), oltre alla regolarità fiscale e dell’antimafia.
Gli interventi ammissibili riguardano l’efficienza energetica, l’eliminazione delle barriere architettoniche, gli interventi edilizi, la costruzione di piscine termali, la riqualificazione antisismica, la digitalizzazione delle imprese turistiche e l’acquisto di mobili e di arredi secondo quanto previsto dall’articolo 4 dell’avviso pubblico del ministero del Turismo.
La pubblicazione avviene entro i 60 giorni successivi all’emanazione dell’avviso pubblico. Inoltre, le spese ammissibili sono quelle sostenute dal 7 novembre 2021 al 31 dicembre 2024. L’inizio dell’intervento agevolato deve avvenire entro sei mesi dalla pubblicazione dell’elenco degli ammessi ai finanziamenti. La fine dell’intervento deve avvenire entro 24 mesi dalla pubblicazione dell’elenco dei beneficiari con una proroga massima di sei mesi. Il tutto comunque entro la fine del 2024.
Per quanto riguarda le agevolazioni fiscali sugli interventi delle imprese operanti nel settore del turismo, è previsto un credito di imposta dell’80% da calcolare sulle spese ammissibili e un contributo a fondo perduto fino al 50%. Se si opta per il credito di imposta, è necessario utilizzarlo solo in compensazione dall’esercizio susseguente a quello dell’intervento. Il termine per utilizzare il credito di imposta è il 31 dicembre 2025. Inoltre, il credito di imposta può essere ceduto a terzi. Infine è previsto un finanziamento a tasso agevolato. La dote complessiva dell’agevolazione a favore delle imprese del turismo è pari a 500 milioni di euro. Tale domanda può essere presentata entro 30 giorni dall’apertura della piattaforma online, prevista per il 21 febbraio 2022.
Il secondo bonus con contributi diretto della spesa e finanziamenti agevolati è quello previsto dall’articolo 3 del decreto legge numero 152 del 2021. Si tratta di agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica e l’innovazione digitale delle imprese del turismo. Si tratta di un bonus per i soggetti operanti nel turismo e in attività. Serve l’iscrizione al Registro delle imprese. Inoltre è necessario gestire un’attività ricettiva o di servizio turistico in immobili. I requisiti sono reperibili sul decreto ministeriale all’articolo 4. Le spese ammissibili sono reperibili nell’articolo 6 del decreto ministeriale. Tali spese devono essere sostenute entro il 31 dicembre 2025.
Per maggiori informazioni, leggi l’Avviso pubblico del Ministero del Turismo, clicca qui, e il decreto legge numero 152 del 2021, clicca qui.