Secondo le ultime stime riferite al 2021, il “giro d’affari” dell’economia sommersa, in Italia, vale “almeno 203 miliardi di euro”. Di questi, “più di 1/3”, pari ad “oltre 76 miliardi, è nel mondo del lavoro”, sotto forma di “vizio del rapporto contrattuale”, e “senza diritti individuali e sindacali” per gli occupati.
Entro il prossimo mese di giugno verranno assunti circa 700 nuovi ispettori (precisamente 691, ma sarà possibile reclutare fino a 900 unità) per contrastare l’occupazione sommersa nel nostro Paese. Lo rende noto lo stesso organismo per il quale il lavoro irregolare, nel 2021, ha generato un giro d’affari per 76 miliardi di euro.
Una volta completate tutte le procedure concorsuali, le unità di personale ispettivo attivamente impegnate in azioni di vigilanza passeranno dalle attuali 1.835 (tra ispettori del lavoro e ispettori tecnici) a 3.700, estendibili, però, fino ad un massimo di 3.909 funzionari, in virtù dello scorrimento delle graduatorie. Si tratta di una quantità notevole di addetti al contrasto del lavoro irregolare.