L’Inps ha di recente diffuso un video tutorial su come fare domanda per ottenere alcune agevolazioni rivolte alle famiglie. Si tratta del bonus nido, una misura, dell’importo massimo di tremila euro per il pagamento di rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati, e del contributo previsto per forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche.
Entrambi i benefici vengono erogati in base all’ISEE (che deve essere valido per le prestazioni ai minorenni) in corso di validità al momento della richiesta del bonus, riferito al minore per cui si richiede la prestazione. Nel caso del bonus nido, il rimborso non supera mai la retta. In assenza dell’indicatore valido, spiega l’Inps, “verrà conteggiata la rata spettante in misura non superiore a euro 1.500 annui (136,37 euro mensili), fermo restando che qualora dovesse essere successivamente presentato un ISEE minorenni valido, a partire da tale data, verrà corrisposto l’importo maggiorato fino ad un massimo di 3.000 euro annui, sussistendone i requisiti”
Può farne richiesta il genitore di un minore – nato o adottato – che abbia sostenuto il pagamento della retta relativa alla frequenza di un asilo nido o, nel caso delle forme di assistenza domiciliare, il genitore convivente di minori nati/adottati impossibilitati a frequentare per l’intero anno gli asili nido in quanto affetti da gravi patologie croniche, attestate da pediatra. In entrambi i casi, il richiedente deve avere, alla data di presentazione della domanda, la cittadinanza italiana, europea o il permesso di soggiorno con residenza in Italia.
Per ottenere una delle due agevolazioni, bisogna accedere all’apposito servizio sul sito dell’Inps usando le proprie credenziali o rivolgersi ai patronati. Per fare domanda, ci sarà tempo da fine febbraio al 31 dicembre, ma è consigliabile non aspettare troppo. Il bonus viene infatti erogato secondo l’ordine di presentazione telematica della domanda e nel limite di spesa che per il 2022 è pari a euro 553,8 milioni di euro. Occorre presentare la domanda entro il 28 febbraio. Coloro che la compileranno potranno ricevere l’assegno già a partire dalla seconda metà del mese di marzo, per le domande inoltrate entro il 30 giugno saranno riconosciuti gli arretrati a partire dal mese di marzo, mentre per quelle presentate dopo tale data, l’assegno spetterà dal mese successivo a quello della domanda.
L’IBAN deve risultare intestato o cointestato al beneficiario della prestazione, fatta salva l’ipotesi di domanda presentata dal tutore di genitore incapace: in tal caso l’IBAN può essere intestato o cointestato al tutore, oltre che al genitore medesimo.
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