IMPRESE DA DONNA 2022

Un calendario, in distribuzione gratuita con I Love Sicilia Magazine, per celebrare la forza delle donne in un periodo di grande difficoltà quale la crisi Covid-19

Analizzare gli effetti della crisi Covid-19 e proporre azioni ed interventi per il sostegno all’imprenditoria femminile. Questa, una delle linee di azioni tra le più discusse e condivise nel corso degli ultimi due anni in CONFAPI SICILIA. Oggi in Italia le imprese femminili sono oltre 1,3 milioni su un totale di 6 milioni. Si tratta di poco più di un quinto del sistema produttivo italiano.

Non sono molte, Dhebora, Giulia, Annalisa, Sonja, Martina, Maria Grazia, Eleonora, Michela, Nadia, Tiziana, Valentina, Florinda e le loro colleghe.

L’Osservatorio sull’imprenditoria femminile di Unioncamere e InfoCamere ha registrato nel 2020 la prima battuta di arresto, riportando un tasso di crescita di appena un –0,29%, pari a quasi 4mila attività in meno rispetto al 2019, e tuttavia un segnale in controtendenza che lascia l’amaro in bocca. Anche perché sono proprio le imprenditrici giovani quelle che hanno subito di più le conseguenze della pandemia.

Più in generale, tra lockdown e altre misure di contenimento del contagio, le aziende “rosa” hanno dovuto fare i conti con un notevole calo del fatturato e sembra questo un ulteriore tassello che porta le imprenditrici donne in Italia a dirsi sfiduciate rispetto alla possibilità che propri business di tornare a livelli Pre COVID a breve (solo il 25% è convinto che accadrà entro il 2022).

A contribuire alle difficoltà di sopravvivenza o nascita di nuove imprese femminile vi è il credit crunch (difficoltà ad ottenere il credito da parte degli istituti bancari). Quando le imprese femminili chiedono credito, il credit crunch è maggiore. Sul totale dei casi in cui vi è un ricorso al credito bancario, per l’8% delle imprese “rosa” il credito erogato non è stato adeguato o la richiesta non è accolta, contro il 4% delle imprese in generale. Ciò anche perché il sistema bancario chiede alle imprese femminili maggiori garanzie reali, di terzi, di solidità finanziaria e di crescita economica.

Inoltre, vi è anche la natalità delle imprese femminili tra gli aspetti più messi a rischio dalla pandemia e dai suoi effetti economici: alla vigilia dell’emergenza coronavirus, le nuove imprese femminili erano quelle che avevano ritmi di crescita più sostenuti (+4.2% nel quinquennio 2014 – 2019); già al terzo trimestre del 2020 la crescita era rallentata di sette punti percentuali e il risultato è che, al primo trimestre del 2021, le nuove imprese femminili risultano essere appena l’1% contro il 9.5% di quelle maschili.

C’è bisogno di incoraggiamento!

Infatti, sebbene spesso messe alle strette da condizioni economico-finanziarie tutt’altro che rosee e peggiorate in questi mesi per effetto indiretto dell’emergenza sanitaria. le donne imprenditrici in Italia (come quelle fotografate in Calendario Confapi Sicilia “Impresa da donna – 2022”) hanno dimostrato di essere sempre più giovani, meno “stanziali” sul territorio, più attente all’impatto socio-ambientale dei propri business e al benessere dei propri dipendenti e collaboratori.

Insomma, una risorsa per l’intero sistema Paese, troppo preziosa per perderla.

Dunque, tutte insieme, una selezionata rosa di donne imprenditrici di Confapi Sicilia, con coraggio, spirito di iniziativa e determinazione hanno deciso di lanciare un messaggio di speranza, per la ripresa veloce dell’economia femminile non solo in Sicilia. Un messaggio per tutto il 2022, accompagnato ad un planner, che vuole comunicare il fabbisogno di pianificare quotidianamente, settimanalmente e mensilmente le sfide del prossimo futuro per la parità di genere. Solo così fissandosi obiettivi chiari e perseguibili possiamo efficacemente segnare il cambiamento della nostra economia fortemente segnata dalla pandemia.

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